Ispirata a storici modelli di abitazioni prefabbricate come la Maison Tropicale di Jean Prouvé e la Dymaxion House di Buckminster Fuller, la No Footprint Wood House nasce in risposta alla roadmap nazionale per l’azzeramento delle emissioni di carbonio in Costa Rica. Il progetto offre soluzioni modulari che consentono ai proprietari di contribuire attivamente agli obiettivi collettivi di sostenibilità, promuovendo un nuovo paradigma abitativo che unisce innovazione e responsabilità ambientale.
La casa si distingue per il suo approccio bioclimatico, che valorizza il dialogo tra architettura e paesaggio tropicale. Le strategie passive, come l’orientamento specifico sul sito e l’utilizzo di risorse naturali, si combinano con tecniche costruttive industriali e materiali locali a basso impatto, come il legno lamellare certificato. Questa soluzione garantisce non solo un ridotto impatto ambientale, ma anche una perfetta integrazione con l’habitat circostante.
La struttura modulare si basa su una griglia spaziale di tre metri per lato, permettendo una configurazione personalizzata degli spazi secondo le esigenze e il budget dei clienti. Nel caso specifico della Wood House, il progetto prevede due aree private su due livelli, separate da una zona sociale a doppia altezza di nove metri per lato, con nuclei di servizio centrali che ospitano scale, bagni e armadi. L’intero edificio è realizzato in legno, su richiesta del committente, sottolineando la volontà di utilizzare materiali rinnovabili e locali.
La ricerca alla base del progetto riflette il passaggio della Costa Rica da strategie di sostenibilità a pratiche di sviluppo rigenerativo. La No Footprint Wood House si posiziona come modello d’innovazione, grazie all’adozione di sistemi prefabbricati e all’integrazione di soluzioni autonome per energia e trattamento delle acque reflue, rendendo possibile la realizzazione anche in contesti off-grid. Secondo dati del settore, l’adozione di materiali locali e tecniche prefabbricate può ridurre le emissioni di CO₂ fino al 40% rispetto alle costruzioni tradizionali.
Uno degli aspetti più innovativi del progetto risiede nel coinvolgimento di una vasta rete di stakeholder: architetti, università, fornitori locali e comunità collaborano per sviluppare soluzioni che favoriscono benefici collettivi, abbattendo costi e impatti ambientali. Questo approccio sistemico risponde alle sfide globali della decarbonizzazione, proponendo azioni concrete e replicabili per il futuro dell’architettura residenziale.
La No Footprint Wood House, vincitrice del Platinum A’ Design Award 2025 nella categoria Sustainable Products, Projects and Green Design, si afferma come icona di eccellenza e innovazione, dimostrando come il design possa essere motore di cambiamento sociale, ambientale ed estetico. Un modello che invita a ripensare il concetto di abitare, in armonia con la natura e le esigenze del nostro tempo.
Designer del Progetto: Oliver Schütte
Crediti dell'Immagine: A-01 / Fernando Alda
Membri del Team del Progetto: Oliver Schütte
Nome del Progetto: No Footprint Wood House
Cliente del Progetto: A-01